Medaglia d'oro alla vedova di un sambenedettese internato nei lager

L'ha consegnata il Prefetto, accompagnato dal Sindaco, alla signora Elisa Sgattoni vedova di Giovanni Trevisani

 


 



- 02 marzo 2010
 
 

Questa mattina il Prefetto di Ascoli Piceno Pasquale Minunni, accompagnato dal sindaco Giovanni Gaspari, si è recato in visita nell'abitazione sambenedettese della signora Elisa Sgattoni per consegnarle una medaglia d'oro in memoria del consorte Giovanni Trevisani scomparso diversi anni fa.

 

La semplice cerimonia, che ha visto la partecipazione di numerosi congiunti della signora Sgattoni, ha rappresentato il completamento dell'iniziativa svoltasi il 27 gennaio ad Ascoli in occasione della "Giornata della memoria" quando il Prefetto consegnò le medaglie d'oro a nove cittadini o loro congiunti residenti in questa provincia, deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l'economia di guerra nell'ultimo conflitto mondiale. Tra essi, appunto, la consorte di Giovanni Trevisani ma, viste le condizioni di salute della signora, il dr. Minunni ha deciso di consegnarle a casa l'onorificenza.

 

"Queste cerimonie non devono svolgersi nelle stanze della Prefettura - ha spiegato il dr. Minunni omaggiando la signora anche di un mazzo di fiori - perché il colloquio tra i testimoni di quelle tragedie e noi cittadini di questa epoca deve servire a trasmettere il senso delle privazioni e del dolore che provarono i nostri padri e nonni e confutare così con i fatti ogni tentativo di revisionismo o, peggio, di negazionismo".

 

Ovviamente commossa la signora Sgattoni che ha ricordato la figura del marito, sottufficiale di macchina preso prigioniero dai tedeschi e trasferito in un campo di concentramento dove riuscì a sopravvivere, ha raccontato, mangiando bucce di patate. Finita la guerra e liberato, riprese la sua attività di valente marittimo chiudendo la sua carriera sulle navi oceaniche della flottiglia sambenedettese.

 
L'incontro del Prefetto e del Sindaco con la vedova Trevisani

L'incontro del Prefetto e del Sindaco con la vedova Trevisani